E’ morta la partigiana Anna Maria Brenna

Ricordo di Anna Maria Brenna
A distanza di pochi giorni dalla sorella Rachele, anche Anna ci ha lasciati.
Nata a Milano il 12.03.1927, studentessa dell’ultimo anno delle magistrali,
aveva respirato in famiglia lo spirito antimilitarista e antifascista del padre, grande invalido
della Prima Guerra Mondiale, proprio come Rachele. E come la sorella, fu arrestata il
25.10.1944. Nell’atto d’accusa stilato dalla Questura in data 23.12.1944 troviamo
scritto che in una lettera rinvenuta in casa Brenna, a firma di un alpino, si leggeva della
“grande nostalgia per le canzoni tipo Urla il vento infuria la bufera , cantate dalle due
sorelle con l’accompagnamento di Crak e Crok
Lo pseudonimo si riferiva a due amici alpini, uno dei quali, Alberto Pedrini , divenuto
il comandante partigiano “ Achille ” del II Battaglione della Brigata Sondrio, era già
stato trucidato in un’azione di rastrellamento da parte dei militi della GNR (Guardia
Nazionale Repubblicana), il 21 dicembre.
L’atto d’accusa fu così formalizzato: “Responsabile di aver svolta propaganda fra
militari tentando di distoglierli dal compimento dei loro doveri di soldati e di italiani
esortandoli alla diserzione e al tradimento”. (ASSO, Fond o Questura, b.8).
Anna seguì la sorella in carcere a Sondrio e poi a S. Vittore. Aveva diciassette anni.
Non parlò mai della sua vicenda, ma ne restò segnata, tanto che non poté più
terminare gli studi, dopo la Liberazione, precludendosi la strada dell’ins egnamento.
Solo alla fine della sua vita, ha accettato di rilasciare un’intervista al Presidente
dell’Anpi provinciale Egidio Melè, in cui ha raccontato, con la sua consueta discrezione
e tanta mitezza, le vicende che l’avevano vista protagonista di una pa rte rilevante della
grande storia. Ed ha avuto l’orgoglio di vedersi nell’apertura del programma di Gad
Lerner “La scelta I partigiani raccontano”, andato in onda su RAI 3 per il 25 Aprile
dell’anno in corso.
Lascia quattro figlie amatissime, a cui ha dato un esempio di vita; a tutti noi che
l’abbiamo conosciuta e stimata resta il ricordo della sua dolcezza e della sua coerenza
silenziosa.
Fausta Messa
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ANPI Manifesto Anna Brenna

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