28
Feb
2017
28
Feb
2017
14
Feb
2017
RICORDO DI CESARE MARELLI IL POPOLARE COMANDANTE “TOM” DELLA
I BRIGATA ALPINA STELVIO FACENTE PARTE DELLA DIVISIONE ALPINA
” GIUSTIZIA E LIBERTA'”
4
Feb
2017
In marcia per l’Europa
Il Movimento Federalista Europeo promuove una manifestazione popolare
a Roma in occasione del 60° anniversario dei Trattati che hanno istituito
la Comunità europea, con lo scopo di mobilitare le forze che sono a favore dell’unificazione europea e manifestare la volontà di andare oltre agli
attuali trattati, verso l’Europa federale.
2
Feb
2017
IL DRAMMA DELLE FOIBE
Come negli scorsi anni, una riflessione e un impegno per
la“Giornata del ricordo” del 10 febbraio.
Anzitutto, bisogna restituire alla legge istitutiva della
“giornata” (L.30.3.2004, n. 92) il suo vero valore, che emerge
sostanzialmente dalle prime quattro righe, che assegnano il vero
compito di “ricordare e riflettere”.
Ve la trascrivo, per memoria: La Repubblica riconosce il
10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare
e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte
le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani,
fiumani, dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda
del confine orientale.
Dobbiamo, dunque, sottolineare il carattere drammatico di
queste vicende,che impone rispetto per il dolore e la sofferenza
degli esuli, approfondito dei dati storici per arrivare
ad una memoria, se non tutta condivisa, quantomeno comune,
fra popoli che – almeno sul piano culturale – devono cercare
di avvicinarsi e non di inasprire contrasti.
Carlo Smuraglia
FOIBE GIORNATA DEL RICORDO 2017
1
Feb
2017
L’ECCIDIO DI VERVIO
Il giorno 5 febbraio Vervio ricorda l’eccidio del febbraio 1945
L’eccidio dei 5 partigiani è stato portato a termine la notte tra
il 2 e il 3 febbraio ’45, da parte di una cinquantina di fascisti
(brigatisti neri), i quali, forse a seguito di delazione, sorpresero
nel sonno 4 partigiani riparatisi per la notte in una stalla, nella
sovrastante località di Rogorbello ove, dopo le azioni di guerriglia,
andavano a rifugiarsi, divisi in tre gruppi alloggiati in
altrettante stalle. Altri due gruppi riuscirono a mettersi
in salvo. I 4 prelevati, invece, furono a lungo interrogati, minacciati,
pestati a sangue ed infine trascinati nel centro del paese ove, assieme
ad un valligiano catturato in precedenza, vennero assassinati.
I nomi:Garbellini Benito, Praolini Aldo, Scala Antonio, Quadrio Innocenzo
ed il valligiano Remo Vaninetti.